Se ti hanno mai domandato "chi vince?" e hai avuto difficoltà a rispondere, allora questo blog fa per te.
Sarà colpa del caldo o dei troppi caffè ma la scorsa notte mi sono ritrovato a seguire la premiazione degli “Annual Gen Con EN World RPG Awards 2013“, o più semplicemente “ENnies“, in streaming su Internet, insieme ad altri 600 utenti dal sonno leggero o dal fuso orario più amichevole. La cerimonia, abbastanza informale (forse l’host non era troppo carismatico), è andata avanti speditamente tra battute e ringraziamenti e ha riservato delle graditissime sorprese.
Da bambino pensavo che da grande avrei sparato in testa alla gente per denaro. La cosa avrebbe influito negativamente sulle mie relazioni sociali perciò ripiegai su Shadowrun.
(estratto di un acceptance speech)
Gli ENnies, che si tengono ogni anno al Gen Con di Indianapolis (un bel posto per farci un fiera…), costituiscono, a mio avviso, il massimo riconoscimento del settore ruolistico a livello internazionale e danno un’idea dell’influenza dei vari publisher sul mercato. I vincitori nelle numerose categorie, riportati sul sito ufficiale, li elenco in calce.
La prima considerazione, che non posso non prendere con la massima soddisfazione e con una punta di auto-compiacimento è l’assegnazione di ben 3 ENnie a Shadows of Esteren. Conoscendo bene il gioco ed avendo avuto modo di constatare l’estrema professionalità degli autori, la cosa non mi soprende ma la concorrenza vedeva in gioco grandi editori perciò l’esito non era affatto scontato. Sono molto contento per loro ed il fatto che siano outsider sulla scena statunitense mi fa apprezzare anche il lavoro dei giudici.
La seconda cosa che salta all’occhio, è la premiazione di Dungeon World come miglior regolamento. Vedere un gioco che molti considerano ancor indie (da oggi sarà più difficile) sul podio della massima manifestazione mondiale fa capire come le meccaniche, piano piano, si evolvono, sopratutto se indorate con lo zucchero dell’old school.
Di Iron Kingdoms e soprattutto Night’s Black Agents prima o poi volevo parlare, vederli citati così spesso nell’elenco mi fa pensare che meritino più di qualche post. Mentre Iron Kingdoms, gioco massiccio e voluminoso d’ispirazione steampunk, calca le scene da tempo, Night’s Black Agents (Leiber non c’entra, o quasi) rappresenta una interessante novità. Basato sul sistema GUMSHOE è un gioco investigativo (non potrebbe essere altrimenti viste le meccaniche) con elementi fortemente spionistici ed un tocco di mostruosità soprannaturale, che varrà la pena analizzare nel dettaglio.
Il resto dei premi se lo spartiscono piccole realtà talentuose (aspetto al varco la Modiphius) e grosse case editrici, tra le quali non poteva mancare la Paizo (il sorpasso di Pathfinder su D&D non è neanche più una notizia) che vince il premio per il prodotto dell’anno con un supplemento sui PNG. Si avete capito bene, il prodotto dell’anno è un manuale che riporta 320 pagine di schede di personaggi pre-generati.
Curioso.
L’elenco dei vincitori:
Best Adventure
Best Aid/Accessory
Best Art, Cover
Best Art, Interior
Best Blog
Best Cartography
Best Electronic Book
Best Family Game
Best Free Game
Best Free Product
Best Game
Best Miniature
Best Monster/Adversary
Best Podcast
Best Production Values
Best RPG Related Product
Best Rules
Best Setting
Best Software
Best Supplement
Best Website
Best Writing
Product of the Year
Judges’ Spotlight Winners
my voice experiments ...
Gaming with Savages
A roleplaying game about the relationship between a father and a son, and what could be their last chance to meet.
il blog di Leo Ortolani, che ci teneva tanto, bisogna capirlo
Una vetrina di narrativa curiosa
Guerre, botte e narrativa
The whole premise is silly, and it's very badly written.
idee che nascono e viaggiano. che vibrano e volteggiano, come spade a bersaglio entrano.
La riserva dei mammut
I Colori del Fantasy
Aneddoti e piccoli incidenti del mondo digitale italiano.
Giochi di ruolo bellissimi
Where business became fun
A chronicle of my solo rpg endeavours
CNE GDR Web Community
Fanzine italiana su “Dungeon World”
Games, Design & Game Design
Vorrei fare delle considerazioni tecniche su questi ENNIE… Ma come al solito, partirebbe una raffica di polemiche, come succede sempre quando si commenta un premio, per cui mi riservo di fartele in privato se capiterà 🙂
No problem, sono apertissimo alle polemiche. Non esiste un premio che non ne generi, specialmente quando la valutazione è controversa.
Oh, no, in questo caso sarebbero polemiche di “altro” tipo, non riguardanti direttamente il premio…
Il premio, di per sé, è forse il più valido (direi “l’unico” valido, probabilmente) nel nostro mondo dei GDR.
Beh, di certo hai messo a dura prova la mia curiosità…
Se non sbaglio gli ENnies sono basati solo sui voti del pubblico, di tutti quelli che partecipano al sondaggio. Non ci dovrebbe essere magheggi tra case editrici, al limite possono influire “gruppi corazzati” di votanti che votano tutti assieme, ma in generale è un voto trasparente e rispecchia assolutamente il favore degli utenti finali. O sbaglio e ci sono i giudici?
I voti degli ENnie sono fan-based ma i giudici ci stanno (e sono votati anche loro di anno in anno). Se ho capito bene i giudici recensiscono i prodotti inviati e definiscono le nomination.
Credo che il concorso sia abbastanza onesto, anche se è sponsorizzato.